LA TRATTA DI ESSERI UMANI NEL MONDO, L’EVOLUZIONE DI UN CRIMINE CHE GENERA PROFITTI SULLA PELLE DELLE VITTIME

La Tratta di esseri umani (Human trafficking) è stata definita per la prima volta a livello internazionale nel 2000, con l’adozione del Protocollo sulla tratta , uno dei tre Protocolli addizionali alla Convenzione delle Nazioni unite contro la Criminalità Organizzata Transnazionale. Si tratta di un reato transnazionale complesso che coinvolge ogni regione del mondo, Unione europea compresa, e conta tra le principali vittime cittadini di Paesi terzi, principalmente provenienti da Africa, Balcani occidentali e Asia.

L’art. 2 del Protocollo tratta definisce il crimine di tratta di esseri umani (human trafficking) come composto da tre elementi separati, che sono l’azione, il mezzo e lo scopo. Per quanto riguarda l’azione, essa può concretizzarsi nel reclutamento, trasporto, trasferimento, nell’ospitare o ricevere persone. Il mezzo è rappresentato da: minaccia o uso della forza o altre forme di coercizione, rapimento, frode, inganno, abuso di potere o abuso di una posizione di vulnerabilità, o il dare o ricevere pagamenti o altri beni per ottenere il consenso di una persona che eserciti il controllo su un’altra (caso frequente di genitori o parenti che “vendono” i propri familiari, soprattutto se minorenni, ai trafficanti). Lo scopo è invece lo sfruttamento delle vittime di tratta: questo concetto è definito in maniera tale da includere, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione, altre forme di sfruttamento sessuale, lavoro o servizi forzati, schiavitù o pratiche assimilabili alla stessa, servitù o traffico di organi. Tale definizione include inoltre una previsione che intende specificare l’irrilevanza del consenso della vittima allo sfruttamento, qualora esso sia ottenuto con uno dei mezzi elencati sopra.
È bene specificare, inoltre, che, nel caso in cui il crimine sia commesso a danno di minori, anche il mezzo con il quale è ottenuto lo sfruttamento diventa irrilevante, e gli elementi della condotta criminosa si riducono ad azione e scopo.
Nonostante l’ormai consolidato assetto normativo internazionale, ancora nel 2020 sono stati individuati 534 diversi flussi mondiali riconducibili alla tratta di esseri umani e oltre 120 paesi hanno segnalato vittime provenienti da più di 140 paesi di
origine diversi.
Secondo gli ultimi dati disponibili, tra il 2017 e il 2018 le vittime registrate nell’Unione europea sono state più di 14 000 soltanto tra le vittime individuate. Soffermandoci sull’Italia, i casi emersi e assistiti nel 2021 dal sistema anti-tratta sono stati 1.911, in gran parte di sesso femminile (75,6%), mentre i minori rappresentavano il 3,3% del totale.
Tra le vittime assistite, la forma di sfruttamento prevalente è quella sessuale (48,9%), seguita dallo sfruttamento lavorativo (18,8%). Tra i paesi di origine delle vittime prevale la Nigeria (65,6%), seguita da Pakistan (4,5%), Marocco (2,6%), e, tra gli altri, da Gambia (2,5%) e Costa d’Avorio (2,3%). La fascia di età prevalente (45,4%) ha tra i 18 e i 25 anni, ma c’è anche chi ne ha meno di 17.
Le disuguaglianze sociali e le vulnerabilità economiche sono una leva per i trafficanti, e la crisi da Covid-19 non ha fatto che esacerbarle. La pandemia, infatti, ha reso più difficoltoso l’accesso delle vittime alla giustizia, all’assistenza e al sostegno, nonché la risposta della giustizia penale a tale crimine. Parallelamente, i trafficanti hanno sviluppato nuove strategie criminali grazie all’utilizzo di internet e delle piattaforme digitali che vengono utilizzate per reclutare, sfruttare e pubblicizzare le vittime. Ma anche organizzare più velocemente e in modo anonimo il loro trasporto e alloggio, nonché nasconderne i proventi. Nello specifico, spiega Save the Children, il reclutamento passa per le chat online, i social media, le agenzie di collocamento online, i siti web di assistenza all’immigrazione contraffatti, i forum sul dark web e il pagamento dei servizi tramite criptovalute.Un business che tende a trasformarsi ed è difficile da eradicare, considerando che in Europa è in grado di generare 29,4 miliardi di euro di profitti in un solo
anno.

1-Protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale per prevenire,
reprimere e punire la tratta di persone, in particolare di donne e bambini. |
2-www.osservatoriointerventitratta.it |
3-Save the Children, “Piccoli Schiavi Invisibili”, 2022. |