La testimonianza di un ragazzo arrivato dal Mali dieci anni fa, che ha guidato per anni la società sportiva creata dall’associazione Don Bosco 2000, in Sicilia: «Mi ha aiutato a crescere, e così è stato per tanti ragazzi africani come me». Il 6 aprile la ricorrenza celebrata dall’Onu
In occasione della giornata internazionale dello sport, promossa dalle Nazioni Unite come diritto fondamentale e strumento per rafforzare i legami sociali lo sviluppo sostenibile e la pace, l’associazione Don Bosco 2000 ha presentato la sua società sportiva, Asd don Bosco-Aidone che ha il principale compito di integrare i ragazzi accolti nei centri.
La voce è quella di Aly Traore, presidente della società fino al 2018, originario del Mali e arrivato in Italia a 23 anni (ora ne ha 33): «La squadra mi ha dato una grande forza per superare le difficoltà di integrazione. Mi ha aiutato a crescere, e così è stato per tanti ragazzi africani come me. Ma non solo, lo spirito di squadra ha permesso a molti giovani italiani di guardare oltre gli stereotipi».
La Don Bosco-Aidone è stata fondata nel 2017, una vera e propria squadra di calcio multietnica composta da giovani migranti dei centri Sai (Sistema accoglienza e integrazione) e Cas (Centri di accoglienza straordinaria) di Aidone e Piazza Armerina, in Sicilia, insieme ai ragazzi siciliani dei paesi limitrofi. Dopo un primo anno di grandi successi e risultati, ha ottenuto il passaggio alla categoria della Promozione, dove milita insieme a squadre storiche del territorio. Oltre al settore degli adulti, la società gestisce anche il settore giovanile calcio e la squadra femminile.
«Lo sport, come ci ha insegnato Don Bosco, è uno strumento straordinario di integrazione», spiega l’associazione in una nota, «e uno dei motivi per cui molti ragazzi partono dalla savana per arrivare in Europa è quello di inseguire il loro primo sogno, ossia di giocare a pallone, diventare grandi campioni. Chiaramente poi solo una minima percentuale riesce a realizzare questo desiderio, ma già basta a dare loro una ragione di vita».
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