L’Associazione Don Bosco 2000 esprime il proprio profondo dolore e costernazione per l’ennesima tragedia consumatasi nel Mediterraneo, che ha visto la perdita di almeno 60 vite di migranti, partiti dalla Libia con la speranza di raggiungere l’Europa.
Il Presidente Agostino Sella, a nome di tutta l’associazione, dichiara: “Le notizie che giungono dal Mediterraneo sono devastanti e riflettono una crisi umanitaria che non può essere ignorata o eclissata dalle notizie di guerra come se si perdesse la priorità e l’urgenza di questo fenomeno che si consuma giornalmente nel Mediterraneo. Ogni vita perduta in mare è una ferita per l’umanità intera.
È imperativo salvare vite in mare, deve essere un processo sistemico per costruire ponti e non ignorare richieste d’aiuto o il dramma che si consuma.”
L’Associazione Don Bosco 2000, da sempre impegnata nel supporto a chi si trova in condizioni di vulnerabilità, esorta la comunità internazionale e le autorità competenti a intensificare gli sforzi per garantire canali di migrazione sicuri e legali, e a migliorare le operazioni di soccorso in mare, in modo che tragedie simili non si ripetano.
“Accogliamo con sollievo la notizia dei 224 sopravvissuti salvati e ora in rotta verso Ancona.
Tuttavia, non possiamo dimenticare coloro che non ce l’hanno fatta. È tempo di agire concretamente per prevenire ulteriori perdite di vite innocenti. La solidarietà e l’umanità devono guidare le nostre azioni”, conclude il Presidente Sella.
L’Associazione Don Bosco 2000 rimane impegnata a lavorare per l’integrazione e il supporto dei migranti, promuovendo iniziative che mirano a costruire ponti di dialogo e comprensione, in contrasto alle divisioni e alle tragedie generate da situazioni disperate.