Il caporalato (e la sua cultura) si sconfigge anche con il metaverso

Un gioco in realtà virtuale inserita in una villa confiscata alla mafia per sensibilizzare gli studenti al lavoro irregolare

Nel 2021 sono stati circa 230mila gli occupati impiegati irregolarmente nel settore primario, numero che include una fetta consistente di stranieri non residenti. Il fenomeno è fortemente radicato in Sicilia che – insieme a Puglia, Campania, Calabria e Lazio – detiene tassi di oltre il 40%, ma è ben presente anche nel Centro-Nord con percentuali tra il 20 e il 30%.

Contro il caporalato in Sicilia vince il gioco di squadra e ogni scelta fa la differenza, nel mondo virtuale come in quello reale. È questo il concept di Carta Nostra, il gioco in realtà virtuale per sensibilizzare attraverso le nuove tecnologie i bambini e ragazzi delle scuole elementari e medi.Il gioco è stato sviluppato dal Metaverse Studio Digital Mosaik, che ha colto la sfida dell’Associazione Don Bosco 2000 di sensibilizzare attraverso le nuove tecnologie i bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie in visita al percorso museale Beteyà Digital Farm di Villarosa, in Contrada Aratate, all’interno di una villa confiscata alla mafia.

Le giovani generazioni di oggi saranno presto le voci di domani, le persone che decideranno in che direzione verterà il futuro. Per questo Digital Mosaik – studio specializzato nello sviluppo di esperienze immersive e mondi virtuali – ha scelto di comunicare attraverso la loro stessa lingua, quella virtuale.

Il percorso è partito da una fase preliminare di ricerca sulla psicologia infantile, valutandone gli aspetti linguistici e comportamentali, al fine di progettare una user experience a misura di bambino. La gamification permette di coinvolgere i bambini attraverso l’uso di un visore di realtà virtuale e renderli protagonisti della narrazione ambientata a Villarosa, ricreata in chiave cartoon.

L’energica e solare topolina Rita li guida nel compiere le giuste scelte per sconfiggere la mafia, rappresentata nel gioco come un oscuro gigante di nubi che si è abbattuto sulla città, togliendole vitalità e costringendo i cittadini che la abitano a lavorare in condizioni disumane.

Il progetto Carta Nostra proseguirà anche all’interno delle scuole siciliane e in eventi dedicati, per accrescere nelle generazioni più giovani la consapevolezza che, in questa ingiusta lotta, ogni scelta può fare la differenza.

 

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