L’accoglienza dei migranti a molti non piace. Ma lui ci ha dato tanta forza per andare avanti

Abbiamo incontrato papa Francesco il 20 gennaio 2014 durante la sua visita ai salesiani nella Parrocchia Sacro Cuore di Roma vicino alla Stazione Termini, luogo già allora dedicato all’accoglienza di senza tetto e migranti. Proprio per questo papa Francesco l’aveva scelto. Ci ha colpito la sua scelta di visitare le periferie, perché anche noi come associazione accogliamo i giovani della periferia del mondo, interessandoci degli ultimi e dando sostegno ai più poveri e abbandonati, come voleva Don Bosco. Allora eravamo all’inizio della nostra storia di accoglienza con i migranti, iniziata nel 2011, e già a quei tempi si vivevano grandi difficoltà poiché non tutti comprendevano il tema dell’accoglienza. Si avvertiva già un’Italia in cui aiutare il prossimo, accoglierlo, ti metteva – e ancora oggi è così-contro gran parte della popolazione. Molte persone purtroppo percepiscono lo straniero come colui che ci toglie qualcosa, il lavoro, i nostri privilegi. Il giorno della visita del Papa a Roma era una domenica pomeriggio, e noi ci siamo sentiti chiamati ad essere presenti a questo momento. Durante la visita ci siamo presentati e abbiamo raccontato delle nostre realtà, gli abbiamo spiegato che venivamo dalla Sicilia e l’abbiamo invitatoa venirci a trovare. Un desiderio che si è avverato dopo qualche anno quando il Santo Padre ha visitato Piazza Armerina e Palermo, in occasione del 25 anniversario della morte del Beato Pino Puglisi. Quando è venuto a Piazza Armerina non ha visitato i nostri centri, ma abbiamo fatto in modo che uno dei nostri ragazzi lo incontrasse. Già allora papa Francesco con le sue parole ci diede tanta forza. Disse che i veri cristiani

Parlano di noi qui.