PALERMO. “Sicilia, il sociale sprecato” è il titolo della quarta inchiesta, dopo la Sardegna, la Puglia e la Basilicata, con la quale la rivista VITA punta i riflettori sullo stato del sociale nell’Isola attraverso il racconto di alcuni attori virtuosi del terzo settore e non solo. Il volume, appartenente, infatti, alla collana di “Geografie Meridiane”. è stato presentato, ieri pomeriggio, nella sede di Fondazione Sicilia, a Palazzo Branciforte. Stefano Arduini, direttore di VITA, ha introdotto il Book presentando i dati e moderando il dibattito al quale hanno partecipato: Giuseppe Notarstefano (ricercatore Università LUMSA), Pippo Di Natale (portavoce regionale del Forum del Terzo settore)” e Gaetano Giunta (fondatore e co-organizzatore del piano strategico di Fondazione di comunità Me.S.S.In.A.) In Sicilia, nel 2021, il tasso di povertà assoluta delle famiglie era del 10%, uno dei più alti in Italia mentre quello di povertà relativa era del 18,3%. E’ una regione al 18° posto fra quelle italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare (welfare index 2022) con oltre il 20% di dispersione scolastica: quasi il doppio della media nazionale. E’ anche una terra che vede sempre più andare via le sue menti più brillanti: si parla, infatti, di 80mila laureati che si sono trasferiti al nord negli ultimi dieci anni. Dall’inchiesta, curata da Gilda Sciortino, emerge una realtà che ancora oggi deve imparare come governare una terra nel quale pubblico e privato non riescono sempre a camminare e dialogare insieme. In Sicilia, nonostante, ci siano ancora numerosi ostacoli da superare, ci sono realtà associative e del terzo settore che diventano modelli da seguire. Davanti ad un quadro che può apparire desolante, c’è, infatti, chi resiste e propone modelli sociali da seguire. L’inchiesta di Vita ha scelto, infatti, sette change makers per dimostrare che c’è una Sicilia resiliente e una Sicilia che non si arrende. Ogni realtà siciliana, ieri pomeriggio, è stata presentata dai suoi principali esponenti. […]
Arrivato in Sicilia dopo un naufragio, apre un negozio di parrucchiere: il sogno realizzato del nigeriano Israel Un sogno che si realizza e un esempio possibile di integrazione. Israel Assien, 23 anni, nigeriano, è arrivato a Pozzallo con un barcone quando aveva 15 anni. Sopravvissuto a un naufragio in cui sono morte due persone è stato accolto prima in una comunità per minori e successivamente dall’associazione Don Bosco 2000 di Piazza Armerina. “Tagliavo i capelli a tutti i miei amici, anche nei quattro mesi vissuti in Libia continuavo a tagliare i capelli, era il mio sogno”, racconta. Oggi, dopo un’esperienza di tirocinio con il parrucchiere Luca Messina, ha aperto il suo salone a Piazza Armerina. Si chiama Israel Haircuts, come il progetto Sai che ha ricevuto un finanziamento di cinque mila euro. Il salone è stato allestito grazie anche alle donazioni, tra le quali sedili e specchi, di Luca Messina che per due anni farà da garante al ragazzo nigeriano. I primi clienti anche italiani cominciano ad arrivare numerosi.di Alessandro Puglia Parlano di noi qui.
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Aidone. Campo sportivo “Nuccio Malaponti” e Innovation Hub, cuore pulsante di un evento tutto sportivo promosso con grande entusiasmo dall’Asd Don Bosco 2000. Tre giorni di ritiro per tanti giovani e talentuosi ragazzi precedentemente selezionati in tutta Italia, che lunedì concluderanno la loro permanenza in Aidone. I giorni precedenti al ritiro sono stati di grande fermento e hanno visto impegnati in prima linea la dirigenza dell’Asd Don Bosco 2000, tra cui Angelo Tespi, Francesco Abbate e Antonino Donato. La sinergia tra i collaboratori ha reso possibile il tutto. Sull’evento è intervenuto il dirigente sportivo Angelo Tespi: ”Questo è un grande passo per Aidone che, oltre a puntare sul turismo culturale, deve puntare anche sul turismo sportivo. Infatti, le nostre strutture e il clima accogliente della nostra cittadina ci permettono di promuovere eventi simili senza troppe difficoltà. Questo ritiro, inoltre, è stato motivo di rilancio economico perché sono stati impegnati vari b&b, locali e ristoranti della Città”. Anche Francesco Abbate ha così esplicitato le sue considerazioni: ”L’evento in svolgimento ci ha tenuti impegnati su più fronti, abbiamo affrontato giornate di intenso lavoro, ma il tutto è stato ripagato dalla grande soddisfazione della sua riuscita. Punteremo sempre ad eventi simili con grande dedizione”. L’equipe sportiva ha riportato, invece, così l’esperienza: ”Il ritiro pre-campionato che si è tenuto nel comune di Aidone è stato molto formativo. Si ringraziano il dirigente Tespi e i suoi collaboratori Antonino Donato e Francesco Abbate, quest’ultimo si è occupato del vitto e dell’alloggio con grande professionalità. Lo staff tecnico è composto dal preparatore dei portieri Emanuele Scopazzo e dai due tecnici Filippo Rizzo e Vincenzo Zaccaria. Per la fase organizzativa i ringraziamenti vanno al responsabile Stefano Chirco, all’Arep Scouting Calcio per la collaborazione e all’avv. Luigi Tappeta, con sede legale a Lanciano, per l’assistenza legale”. L’associazione Don Bosco 2000, […]